Sergio Tofano
I
cavoli a merenda
Editore: Adelphi
Collana: Biblioteca Adelphi
Anno: 1990
Dati: 2ª ed., 151 p. ill.
Prezzo: 12,91
Bambini…racconti per
bambini…libri per bambini…
Libri per bambini!
Soffermiamoci sulle ultime
parole…libri per bambini.
Non è un caso che questo genere
letterario abbia sempre goduto di una sorta di “corsia” privilegiata e di una
specie di eterna giovinezza. Chissà perché? Forse perché quando si parla di
bambini si pensa a quelle piccole grandi parti di noi che rappresentano la
nostra estensione nel mondo o semplicemente perché attraverso i loro occhi
riviviamo ciò che da tempo abbiamo perduto o fondamentalmente mai trovato.
Chissà? Forse le ipotetiche risposte son talmente tante che non ci soffermiamo
quasi mai a cercare quelle più giuste perché ci sembrano o troppo scontate o
troppo banali.
Eppure qualcuno si è soffermato su
questo meraviglioso mondo ed ha cercato di trasmetterci l’immagine più reale e
veritiera di esso.
Sergio Tofano, con “I cavoli a
merenda”, ci ha riportato tra i meandri della nostra memoria di bambini grazie
ad una forma di invenzione sana, pura, nitida, che trascende e supera ogni
genere di moralismo didattico con il quale gli adulti hanno sempre voluto
proporre il gioco e lo svago.
Scritto nel 1920, “I cavoli a
merenda”, sono stati riproposti dalla casa editrice Adelphi in una collana
rigorosamente dedicata agli adulti. Chissà perché? Probabilmente perché lo
scrittore è stato talmente geniale da riuscire ad intrecciare meravigliosamente
e miracolosamente mondi diversi quali l’arte figurativa, la letteratura ed il
teatro.
L’insieme delle dieci brevi
favole illustrate, infatti, se da un lato provoca ai grandi un certo disagio e
un certo spaesamento a causa dell’incursione in un mondo apparentemente
riservato ai più piccoli, dall’altro, mette in risalto quanto sia vaga, in
realtà, la distinzione tra grandi e piccoli.
Quali gli elementi vincenti di
questa straordinaria raccolta di Sergio Tofano?
Umorismo e pensosità, comicità e
riflessione, satira e ottimismo, sarcasmo e buffoneria, farsa ed assennatezza.
Tina Cancilleri
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