Lucia Guida
Succo di
melagrana
Storie e
racconti di vita al femminile
Edizione:
Nulla
die
Collana: Lego narrativa
Data pubblicazione: 2012
Pagine: 68
Prezzo: 9,90
Succo di melagrana…semi di melagrana…albero di
melograno…
Già! Albero di melograno…
Ed è su questa pianta…sulla simbologia di
quest’albero che voglio soffermarmi per dare inizio al flusso dei miei pensieri
su questa magnifica raccolta di sei racconti brevi tutti al femminile.
Del resto, è il titolo del libro stesso che ci
induce a pensare che esso sia dedicato alle donne, al loro universo, al loro
modo di rapportarsi alla vita.
Che esso, poi, inviti il sesso maschile a
leggere tra le righe ed a scoprirne le varie chiavi di lettura, è un’altra
storia.
O forse non lo è! Forse universo femminile e
mondo maschile si incontrano…si osservano e si raccontano…
Già! Perché raccontarsi…osservarsi…incontrarsi
significa produrre…creare…concepire…generare…
Già! Generare…
Ed è quest’ultimo verbo che mi riporta
nuovamente a meditare sulla simbologia di quest’albero che racchiude in sé il
maggior numero di significati, differenti a seconda della cultura, ma tutti con
accezione positiva.
Il significato che viene più spesso associato
al melograno, infatti, è quello della fertilità, sia per il numero di semi in
esso contenuti che per la capacità della pianta di crescere anche su terreni
aridi e poco adatti alla coltivazione.
Ed è da quest’ultima affermazione che voglio
partire per mettere in rilievo come l’anima, il fulcro, il perno di questa
splendida raccolta sia propria l’essenza insita del melograno.
Non è un caso che, attraverso questi sei
racconti brevi, l’autrice, con animo sensibile ed attento, ci conduca nei
meandri dell’universo femminile e ci inviti a riflettere su ciò che rappresenta
la donna, ossia un mondo tutto da scoprire e all’interno del quale essa sia
espressione non soltanto di fertilità, abbondanza, prolificità ma anche e
soprattutto espressione di esuberanza, vitalità, energia, entusiasmo e vigore
anche nei momenti in cui il suo esistere sembra minacciato da un mondo ostile e
da una società che non sempre è capace di comprendere le dinamiche che portano
quest’essere, ritenuto fragile, a dover affermare con forza la sua identità, il
suo Io. Un’identità che, nel testo, viene descritta dall’autrice con vividezza,
con acume, con intelligenza…un’intelligenza che non è unicamente sociale ma
anche emotiva…
Emotiva perché attraverso questi sei racconti l’autrice
ci apre sei finestre sul mondo che passano “dal bianco e nero dei lontani anni
del pre e post guerra, sino a giungere alle forti tinte colorate dei giorni
nostri”.
Ed è da queste sei storie di vita che emergono
sentimenti, stati d’animo, sensazioni, emozioni che sono alla base del nostro
esistere…
Un esistere in cui, se si vuole “vivere”, non
c’è spazio per la rassegnazione, per l’accettazione passiva degli eventi, per la
fragilità psicologica ma solo per la speranza ossia per quell’impulso, quel
moto interiore capace di generare…produrre…creare abbondanza, fertilità,
prolificità…
Una prolificità che Lucia Guida, con grande
maestria, ha saputo rappresentare e descrivere senza perdersi in inutili e
superflue digressioni letterarie, dando spazio unicamente a coloro che, di
questa prolificità, sono l’emblema: le donne.
Tina Cancilleri