sabato 25 maggio 2013

A Torino a Torino! Nulla die al Salone Internazionale del Libro.

A Torino a Torino!
Nulla die al Salone Internazionale del Libro!
Dove c’è una valigia c’è sempre un viaggio e dove c’è un viaggio…quasi sempre…si nasconde un sogno!
Ed è da una valigia ed un sogno che voglio far partire la mia riflessione sull’esperienza torinese di Nulla die.
Già! Nulla die, una piccola casa editrice dell’entroterra siciliano, che è partita portandosi dietro non soltanto una “valigia di libri” ma anche una “valigia di sogni”.

I sogni di Massimiliano Giordano, il giovanissimo titolare (ha solo 24 anni!), ma anche i sogni degli autori, di coloro che, ciascuno a suo modo, attraverso la scrittura hanno aperto una piccola grande finestra sul mondo…il loro mondo; un mondo fatto di scrittura, ossia di quel meraviglioso canale di comunicazione che ci consente di esprimere noi stessi, la nostra individualità, la nostra singolarità.
Chi ama questo canale di comunicazione  lo sa! La scrittura porta con se una magia: la magia dello scrivere ma anche del leggere…del “portare fuori” ciò che si “ha dentro”.
Ed è da quel “dentro” che tutto ha inizio, che tutto prende avvio perché induce “colui che scrive” a mettersi in contatto con “colui che legge”. Ed è da questo connubio che nasce il rapporto tra autore ed editore. Un rapporto che viene alla luce e si sviluppa grazie ad un’esperienza condivisa: la scrittura. Una scrittura che va canalizzata…guidata…supportata…protetta…coccolata…accudita…
Ed è da quest’esperienza di reciproco scambio che nasce una sorta di “amore simbiotico” che porta autore ed editore a lavorare insieme per dare vita alla divulgazione, alla promozione ed alla diffusione di un’esperienza…un pensiero…uno stato d’animo…un’emozione…

Perché la scrittura è emozione, è anima, è spirito, è voglia di comunicazione e di relazione con l’altro. Ed è da questo desiderio di partecipazione attiva che parte la magia del viaggio, di quella valigia piena di libri che è la testimonianza di ciò che si è creato, realizzato, concretizzato: un sogno! Il sogno di chi ama scrivere e di chi ama leggere…il sogno di chi, “comunicando”, mette a disposizione dell’altro da sé un mondo…il proprio mondo. Ognuno di loro lo fa a suo modo, nell’unica maniera in cui è capace di farlo, attraverso il proprio “canale di comunicazione”: poesia, saggistica, narrativa, romanzo, fotografia. Non importa come…importa soltanto ciò che ne viene fuori: l’emozione. L’emozione di chi ha qualcosa da raccontare…esprimere…narrare.
Ed è da questo narrare…esprimere…raccontare che il 20 maggio, alcuni autori di Nulla die (Matteo Amedeo con le sue tre sillogi di poesie: E i mari e le poesie, Colorando l’infinito e Le stanze dell’anima; Viviana Bertoldo con il suo romanzo Il sapore dell’uvetta, Romina Casagrande con i suoi tre romanzi fantasy: Dreamland forest, Falling down. La figlia dell’Aurora e The morning star; Francesco Ciresi & Co. con il loro Nuovi sguardi su Roma; Bernardino De Vincenzi con il suo “opuscoletto” Egittologia facile; Marina Di Guardo con il suo romanzo L’inganno della seduzione; Luca Fadda e la sua raccolta di racconti brevi ed il suo romanzo Bentesoi; Paolo Topa con il suo romanzo Io mi carico di rabbia e Salvatore Giordano con il suo Ustica) che hanno messo in circolo pensieri vivi, caldi, dinamici…Dinamici come l’energia del loro confrontarsi in quella affascinante e magica “vetrina” del Salone Internazionale del Libro di Torino. Una “vetrina” in cui ci si “mette in mostra” per rendere concreto il proprio rapporto con la scrittura…per rendersi visibili…per farsi ascoltare…Un ascolto da cui emerge un altro aspetto non meno importante: la bellezza dei rapporti umani che si instaurano…degli sguardi che si catturano…dei sorrisi che si colgono e delle mani che si stringono…

Ed è da quei rapporti e da quegli sguardi che si anima un universo e si riaccende una scintilla; la scintilla di chi, con entusiasmo, si affaccia al mondo dell’editoria e lo fa ancora con “occhio vergine”, con l’occhio di chi vuole credere ancora ad “un’imprenditoria umana, umana nonostante le difficoltà che questo campo sta attraversando; un’umanità che traspare soprattutto nella piccola editoria che, malgrado lotti quotidianamente per non soccombere, non si lascia trascinare dalle brutture dell’economia di mercato e guarda avanti con fiducia ed ottimismo. Un ottimismo ed una fiducia che dona non soltanto energia pura all’editore ma anche a tutto ciò che lo circonda. Non è un caso che siano eventi come questi a ridare entusiasmo…passione…ardore ad autori ed editori.
È come se si attingesse nuova linfa vitale e si immagazzinasse quello slancio capace di racchiudere tutto ciò che si è costruito procedendo per piccoli passi…passi che hanno consentito ad autori ed editori di essere lì in quel momento a raccontare la “storia” della loro energia…del loro modo di “affacciarsi” al mondo dell’editoria…del loro sogno; un sogno non più chiuso nel cassetto ma aperto perché divenuto progetto di vita e pertanto carico di aspettative, aspettative che hanno viaggiato e viaggiano dentro una valigia…una valigia piena di libri…i libri di Nulla die che, assieme alla sua valigia…i suoi libri…i suoi sogni…si porta dietro le sue idee, il suo modo di esprimersi, la sua arte: l’arte del saper comunicare non soltanto un pensiero, un autore, un libro, ma e soprattutto un’ emozione; l’emozione di chi ha fatto dell’umanità (assieme alla professionalità!) il suo marchio di qualità. Ed è per questo motivo che…probabilmente…questa “piccola” casa editrice ed il suo giovanissimo titolare…continueranno a regalare e regalarsi un sogno: il sogno di chi, nella scrittura, ci crede!


Tina Cancilleri 




2 commenti:

  1. E' stato un momento magico, una giornata da annotare sul calendario, un caleidoscopio di emozioni.
    Grazie a voi tutti!
    E un grazie a te, Tina perché sai essere così importante e speciale.
    Un bacio grande.

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  2. E' vero! E' stata una giornata ricca...ricca di grandi emozioni...In quanto a me...Grazie, Marina! Sei sempre troppo generosa nei miei confronti!!!!
    Un abbraccio.
    Tina

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