mercoledì 4 luglio 2012

Recensione di...


Simonetta Agnello Hornby
Boccamurata



Edizione: Feltrinelli
Collana: I Narratori
Data Pubblicazione: 2007
Pagine: 271 pag.
Prezzo: 15,00 euro
Isbn: 8807017124

Che espressione siciliana vivida, “boccamurata sono!”, per indicare una promessa di silenzio invincibile, a difendere un segreto che tale deve rimanere. Ed è la storia di un segreto, l’ultimo romanzo di Simonetta Agnello Hornby, Boccamurata, scritto per la collana “I Narratori” della Feltrinelli.
Questo romanzo, come sostiene la stessa Hornby (di origine siciliana ma londinese di adozione), chiude la trilogia siciliana (inaugurata da La Mennulara e La zia Marchesa). Ma più che una trilogia, come ha fatto notare lo scrittore empedoclino Andrea Camilleri nella sua presentazione a Roma, è un trittico, storie siciliane diverse per ambientazioni e personaggi.
L’idea di fondo dell’autrice è sempre la medesima, sviscerare i conflitti interni delle benestanti famiglie siciliane di quest’ultimo secolo; famiglie spesso travolte anche dagli eventi storici e militari che hanno cancellato la nobiltà ed il latifondo senza comunque esser capaci di produrre un’alternativa davvero democratica e di sviluppo.
All’interno del romanzo, la Hornby con grande maestria ed equilibrio riesce a trattare le umane vicissitudini di una abbiente famiglia siciliana il cui capo famiglia è Tito.
Tito è un ricco patriarca alla guida di un pastificio di famiglia che, se da un lato rappresenta fonte di ricchezza e benessere, dall’altro provoca tensioni e conflitti in seno ad una famiglia particolarmente complicata che lo porta a dover ripercorrere il passato per aiutare il nipotino che deve riprodurre il proprio albero genealogico per presentarsi alla classe.
Tito deve affrontare il proprio passato: chi era la madre? L’unica certezza che lo ha sempre accompagnato sin dalla più tenera età è l’affermazione del padre “tu madre non ne hai. Devi sapere che io la amai immensamente e tu sei figlio di una donna per bene. Non potemmo sposarci”. Ma è davvero “sparita” come ha sempre sostenuto il padre Gaspare? Quali altri segreti custodisce la dominus della casa, ossia l’anziana e saggia zia Rachele?
Una svolta a quest’indagine interiore la dà l’arrivo di Dante, il figlio di una cara amica di collegio della zia che, attraverso un “pacchetto” di lettere ingiallite, fa riaffiorare e riemergere nella memoria dell’ormai anziana zia tanti segreti custoditi per anni, ricordi confusi e sbiaditi che per mezzo secolo erano rimasti gelosamente nascosti e che adesso, ironia del destino, in modo “irriverente” riappaiono.
Tina Cancilleri

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