martedì 25 marzo 2014

Scrivere...

Quando scrivo, percepisco il mondo in movimento, elastico, pieno di possibilità.
Ed è come se mi si aprisse un altro mondo, un mondo pieno non soltanto di innumerevoli opportunità ma intriso di vita, una vita che pensavo di aver perso tra i meandri del mio doloroso esistere. Ed è in quel momento che, invece, riprovo il piacere di respirare nel modo giusto, totale, a pieni polmoni. Un respirare che mi dona la “visione” della bellezza del nostro vivere e che mi dà la possibilità di sfuggire dalla claustrofobia della quotidianità. Una quotidianità “malata” che, attraverso la scrittura, ha trovato una sorta di medicina che cura una malattia: il mal di vivere.


      Tina Cancilleri

lunedì 10 marzo 2014

Scrivere...

Quando si scrive non si fa altro che tradurre il proprio turbamento in parole; è sempre di se stessi che si parla e da ogni parola scritta traspare ciò che si è: un individuo che vive di emozioni; emozioni che parola dopo parola, pagina dopo pagina, divengono sentimenti capaci di esprimere un mondo. Un mondo che non sempre è facile raccontare ma che, all’atto della scrittura, assume la propria identità e muove la mano verso quella direzione che non pensavamo nemmeno di essere in grado di percorrere.
È come se la penna ci conducesse verso i meandri del nostro essere e ci spingesse a buttare fuori quel mondo interiore gelosamente custodito e che, inconsciamente, temiamo di mostrare agli altri. Ed è quella medesima penna che ci prende per mano e ci fa scoprire quelle parti di noi che non pensavamo di possedere. Ed è da questo scoprire/esplorare che emerge un nuovo Io, una nuova Identità, una nuova Persona che, man mano che scrive, si arricchisce di nuova Vita.


               Tina Cancilleri

sabato 8 marzo 2014

A proposito di..."Sconfitte"

“Appartiene alla mia natura non considerare irreparabili le sconfitte”.
Massimo Gramellini

La sconfitta!
Che cos’è la sconfitta? Che cosa rappresenta la sconfitta?
È uno stato d’animo, un sentimento o semplicemente senso di sopraffazione?
Non saprei…
Se dovessi dare una definizione o un significato a questa parola non saprei proprio da dove iniziare. Forse perché è da rapportare ai periodi della vita o forse perché semplicemente mi piace pensare che ad una sconfitta segue sempre una vittoria, una rinascita, un trionfo della forza interiore sullo sconforto, sullo scoramento, sulla prostrazione di fronte agli eventi negativi della vita.
Ed è come se quella/questa parola portasse con sé emozioni che difficilmente si riescono a controllare perché problematico è il rapporto con tutto ciò che ci crea disagio, difficoltà, imbarazzo o senso di oppressione.

Già! Oppressione verso qualcosa che va al di là della nostra volontà, della nostra capacità di autocontrollo, della nostra facoltà di gestire quegli stati d’animo che creano scompiglio e caos dentro di noi, dentro quella meravigliosa macchina interiore che è il nostro cuore. Un cuore che, come in una “torre di Babele”, conserva e trattiene tutto ciò che è esperienza, movimento, vita…


                                                       Tina Cancilleri