lunedì 7 aprile 2014

A proposito di...linguaggi!

Valenze comunicative…
Linguaggio…valenza comunicativa del linguaggio…ruolo del linguaggio…manifestazione del linguaggio…
Linguaggio! Il “ridondare” di questa parola sembra quasi un’ossessione.
Eppure non lo è. È semplicemente il metterne in rilievo l’importanza e il prenderne coscienza, consapevolezza; la consapevolezza di chi, come me, non perde mai di vista l’uso delle parole ed il modo in cui esse prendono forma, acquisiscono significato. Eppure le parole non “viaggiano” mai da sole! Esse “camminano” a braccetto con il contesto, con l’identità di chi parla, di chi si esprime, di chi manifesta il suo modo di esserci e di essere. Il suo modo di “esserci ed essere” è la sua identità nuda e cruda. Un’identità che è intrisa di una forma di comunicazione profonda e che ha un’altrettanta profonda valenza comunicativa quando accompagna ogni manifestazione di un’organizzazione criminale perché si inserisce all’interno di una precisa tradizione culturale. Tradizione che essa dialoga mettendo in rilievo la sua forza all’interno della società, del mondo circostante; un mondo in cui, in forma consapevole e non, vengono recepite influenze e sollecitazioni. Sollecitazioni che devono essere scardinate, soppresse ed eliminate affinché non si continui a perpetuare un meccanismo di identità contorta e malevola; malevola come il suo voler plasmare le giovani menti rendendole incapaci di distinguere il senso della Giustizia, dell’Onestà e della Dignità. Una dignità che va conquistata, trattenuta e difesa; difesa da coloro che vogliono dare un imprinting negativo alla cultura siciliana, alla popolazione siciliana, alla storia siciliana. Una storia fatta di colori caldi, caldi come questa terra che, “a testa alta”, sta cercando di assurgere a nuova vita.


         Tina Cancilleri