Lettera di un paziente al proprio medico...
Gentile
dr.ssa S.,
difficile
“mettere su carta” emozioni, come difficile è cercare di
spiegare…esprimere…manifestare i sentimenti che accompagnano questa lettera…
Già!
Una lettera…la lettera di una paziente che, a distanza di un anno, mette sulla
bilancia i risultati ottenuti e gioisce…
Gioisce
per due motivi:
1.
perché comincia a star meglio;
2.
perché nel suo “percorso di malata” ha avuto la
fortuna di incontrare un medico che si è preso cura di lei… Una cura
attenta…delicata…empatica…talmente empatica da rendere meno doloroso il disagio
della sofferenza…del malessere…dell’incapacità di affrontare con forza la
quotidianità...una quotidianità contrassegnata dal confronto con i propri
limiti…limiti che una paziente non sempre è disposta ad accettare…
Ma un
bravo medico…un medico come lei…riesce a rendere più semplice anche ciò che è
difficile, ossia la convivenza con una malattia ed io…da paziente poco paziente
(scusi il gioco di parole!) , non posso non ringraziarla!
Non
posso non ringraziare quel medico, quella S., che rappresenta il perfetto
connubio di professionalità e umanità…Un’umanità solare perché intrisa…carica
di energia positiva…l’energia di chi ama il proprio lavoro e lo fa con sguardo
attento verso l’altro…quell’altro che non è un semplice malato o una banale
diagnosi ma è una persona…un individuo…un individuo fatto di carne ed ossa ma
anche di raziocinio e di cuore…un cuore attento alle sfumature…alle sfumature
di chi…per lavoro ma anche per predisposizione interiore…si prende cura di lui…
Tina Cancilleri
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