venerdì 6 luglio 2012

Curiosando nel mondo dei sordi!




«Conoscenza o non conoscenza? Questo è il problema!».
La mia auto-risposta a questo quesito iniziale è: «Non conoscenza!».
Ed è dall’acquisizione di questa poco felice presa di coscienza che sono partita per cercare di “risolvere”, nel mio piccolo, un problema legato alla cattiva informazione e alle false credenze comuni relativo al mondo dei miei carissimi amici “sordi ma non muti”.
E così, eccomi qui, davanti al computer, a cercare la maniera e il modo più semplice ed adeguato per risolvere questo «nostro dilemma comune» (mio e dei miei amici sordi), ossia quello connesso all’informazione di un mondo poco conosciuto: il mondo dei sordi.
Lo so, mi sono prefissa un compito assai arduo ma ritengo essenziale quanto meno iniziare a parlarne. Del resto, grazie al grande aiuto dei miei più che pazienti “amici silenziosi-rumorosi”, un minimo di conoscenza l’ho acquisita. E quindi: «Perché non renderne partecipi anche gli altri?».
Purtroppo, anche se non mi piace distinguere le persone in “categorie”, è necessario differenziare i sordi in:
- Non udenti.
- Audiolesi (hanno una buona capacità dell’uso delle parole e la capacità di sentire bene con le protesi e pochissimo senza).
- Sordi (mancanza totale dell’udito ma c’è la presenza della voce).
- Sordomuti (mancanza totale sia dell’udito che della voce).
- Sordastri (mancanza quasi totale dell’udito e presenza della voce).
Questa differenziazione, anche se può sembrare anomala, è fondamentale per far cogliere a noi udenti le piccole grandi sfumature relative alla sordità.
Da quanto detto, infatti, si può comprendere perché diventa fondamentale conoscere la sordità nei suoi vari aspetti e la motivazione per cui, all’interno della stessa comunità dei sordi, viene effettuata questa diversificazione . Lo sapevate, ad esempio, che, dal punto di vista medico-scientifico, la sordità si distingue in:
- lieve, se si ha un’insufficienza uditiva che slitta dal 20% al 40%;
- media, se oscilla dal 40% al 70%;
- grave, se si sposta dal 70% al 90%;
- profonda, dal 90% in poi?
Io, ad essere sincera, sino ad un anno fa, non conoscevo queste differenze e pensavo che i sordi fossero tutti uguali. Sono stati i miei amici ad illuminarmi e a farmi comprendere quanto fossero erronee le mie opinioni nei loro confronti. E così, pian pianino, tra una curiosità e l’altra, mi hanno illustrato un mondo sconosciuto e per me completamente nuovo.
Dopo avervi delucidato brevemente su questi aspetti, che ne dite se adottiamo un metodo, molto usato in pedagogia, per imparare a conoscere meglio questo nostro fantastico mondo dei sordi? A quale metodo mi riferisco? A quello dell’ «imparare giocando». Ma no, pensandoci bene, forse è meglio quello del vero o falso!
Cominciamo!
Le persone sorde sono anche mute: FALSO!
Sordo non significa necessariamente muto. Tanti sordi, infatti, riescono a parlare e ad interagire col mondo degli udenti.
L’apparecchio acustico non restituisce completamente l’udito: VERO!
Con la terapia giusta, l’apparecchio acustico aiuta una miriade di persone sorde o sordastre a sentire i rumori e i suoni vocali senza però consentire la comprensione di intere frasi o parole. Numerosi udenti non si rendono conto di questo e suppongono, erroneamente, che i sordi diventino udenti con l’uso dell’apparecchio acustico.
L’apprendimento e l’uso della lingua dei segni impedisce alle persone sorde di imparare a parlare: FALSO!
L’uso della lingua dei segni non impedisce l’apprendimento della lingua orale e scritta, anzi, recenti studi hanno dimostrato che l’acquisizione precoce della Lis da parte dei bambini sordi ne facilita l’apprendimento. Nel caso specifico, possiamo parlare di bilinguismo (tra gli udenti un esempio può essere quello di Bolzano o Trieste).
La Lis (lingua italiana dei segni) è una lingua a tutti gli effetti: VERO!
È una lingua a tutti gli effetti innanzitutto perché permette di esprimere tutte le funzioni comunicative e poi perché ha una sua specifica struttura grammaticale che deve essere studiata (la Lis, infatti, è composta da precise forme delle mani e da precisi movimenti). L’unica cosa che la differenzia dalle lingue parlate è il canale visivo-gestuale.
Le persone sorde frequentano la scuola superiore e si laureano all’università: VERO!
Contrariamente a quanto si pensi, le persone sorde hanno le stesse capacità intellettuali degli udenti. Benché sordi, sono inseriti nelle scuole normali (in Italia esiste un’unica scuola per sordi e si trova a Padova: l’Istituto Tecnico Statale “Magarotti”). Un mio carissimo amico sordo, ad esempio, si sta per laureare in Scienze Politiche e la sorella in Scienze della Formazione.
Le persone sorde non possono avere la patente di guida: FALSO!
Come negli altri Paesi, i sordi in Italia godono del diritto di possedere la patente di guida, purchè utilizzino lo specchietto sul lato destro del veicolo, come viene prescritto dalla legge.
La perdita dell’udito viene compensata dallo sviluppo di un acutissimo senso della vista.
I sordi possono fare tutto quello che fanno gli udenti, meno che sentire: VERO!
Ciò è dimostrato dal fatto che nel mondo c’è un numero sempre crescente di persone sorde che svolgono svariate professioni: l’avvocato, l’attore (io li ho visti a teatro e sono a dir poco magnifici!), il politico, l’imprenditore, il professore, il programmatore di computer, etc.
Probabilmente vi sarete annoiati e molto probabilmente vi sarete fermati a metà percorso. Che dirvi? Vi comprendo, ma ci tenevo troppo a condividere con voi questa mia conoscenza spicciola del mondo dei sordi. Chissà? Forse qualcuno si sarà chiarito qualche dubbio (più che altro mi piace pensarlo!) e forse potrò dire: «Anch’io ho dato il mio modesto contributo!».
Tina Cancilleri

2 commenti:

  1. Ciao Tina, grazie delle delucidazioni.
    Alcune delle domande che hai menzionato me le sono fatte anch'io e ora ho trovato la risposta.
    Complimenti per il tuo blog e grazie anche dei bellissimi commenti che scrivi sul mio!
    A presto.

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  2. Grazie a te, cara Ilaria, per averlo letto e per avermi letto!!! Solitamente si è poco sensibili ad alcune tematiche e fa enormemente piacere sapere che c'è qualcuno che volge uno sguardo attento verso gli altri e verso la società che ci circonda.
    In quanto al tuo blog...non posso non commentare in maniera positiva ed entusiastica i tuoi post!!! Riflettono un animo curioso...vivo...delicato...attento verso il nostro mondo...un mondo che dovremmo osservare ed amare di più...Ancora grazie...

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