sabato 21 marzo 2015

Rinascere, se si vuole, si può!



" Fare memoria è un dovere verso le vittime, verso la società tutta, ma prima ancora verso le nostre coscienze di cittadini, di laici e di cristiani, di uomini e donne che vivono il proprio tempo senza rassegnazione".
Don Luigi Ciotti

Fare memoria, rievocare, ricordare, commemorare, celebrare, sono tutti verbi che ci spingono a riportare alla luce persone e eventi che, per motivi diversi, hanno contrassegnato una tappa importante della nostra storia di uomini e cittadini. Cittadini e uomini che sono in continua evoluzione e che, pertanto, perennemente si rinnovano e rinascono. Una rinascita che, però, non sarà mai veramente tale se non c'è una presa d'atto di ciò che sono e di ciò che essi sono designati a svolgere all'interno della società in cui vivono. Una società che chiede loro una partecipazione attiva, concreta, vera. Una partecipazione, però, è attiva, concreta e vera, solo nel momento in cui essa è sana. E sana lo è solo se agiamo secondo coscienza e facciamo nostri principi quali quelli di Legalità e Giustizia che, necessariamente, devono camminare a braccetto la Verità. La Verità, come sottolinea l'associazione Libera, "illumina la giustizia". Una giustizia che, da cittadini onesti, dobbiamo sempre pretendere e ricercare...
Oggi, 21 marzo, si celebra l'inizio della primavera e, con essa, il momento della rinascita. Una rinascita che, l'associazione Libera ha assunto come "simbolo della speranza che si rinnova ed è anche occasione di incontro con i familiari delle vittime che in Libera hanno trovato la forza di risorgere dal loro dramma, elaborando il lutto per una ricerca di giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in uno strumento concreto, non violento, di impegno e di azione di pace".
Ed io non posso non cercare il rinnovamento, come non posso non rievocare tutte le vittime della criminalità organizzata per rinnovare il mio impegno alla lotta alla mafia.
Rinascere, se si vuole, si può!
Tina Cancilleri

venerdì 13 marzo 2015

Percorsi...

Ci sono e mail che, nel momento in cui "nascono", si portano dietro un turbinio di emozioni. Emozioni che son difficili da contenere perché, come i fiumi in piena, tendono a rompere gli argini. Argini che racchiudono l'incontenibile voglia di raccontare, di raccontarsi , di buttare fuori tutto ciò che ha rappresentato e rappresenta un percorso: il mio percorso di interiorizzazione di un fenomeno e il mio volerlo raccontare nell'unico in cui ne sono capace, ossia attraverso l'uso della parola. Una parola che è accompagnata dal mio scrivere perché vorrei che i più piccoli, le generazioni future, non facessero cadere nel dimenticatoio della memoria alcuni eventi che hanno contrassegnato la storia del nostro Paese. Un Paese che ha bisogno di riemergere dalle macerie e di far tesoro del sacrificio di uomini e donne che hanno lottato per principi come quelli di Legalità e Giustizia. Una Giustizia che reclamano tutte le vittime di mafia! Vittime che è necessario ricordare per rinnovare il nostro impegno nella lotta alla criminalità organizzata. E quale miglior occasione per farlo se non quella della Primavera di Libera. Una primavera che vuol essere non solo segno di rinascita ma anche di rinnovato impegno. Un impegno che io, da operatore della scuola e da cittadina, non posso non far mio. E così eccomi qui a scrivere, a condividere, la bellezza di una partenza. Una partenza che, fisicamente, ha un punto d'arrivo ma che, dal punto di vista morale e sociale, sarà in continuo movimento...
Battipaglia arrivooo!