Elvira
Il nuovo giorno era appena sorto eppure Elvira
era sveglia già da un pezzo.
Erano giorni che meditava ed erano giorni che il
suo animo afflitto e travagliato non trovava requie. La scelta era importante
ed avrebbe rivoluzionato e stravolto completamente la sua vita.
Più passavano i giorni e più aumentavano le sue
inquietudini.
Eppure si sentiva pronta!
Pronta a saltare il fosso!
Pronta a strapparsi di dosso l’etichetta di
figlia e sorella di mafiosi per indossare le vesti di testimone di giustizia!
Pronta a rompere lo schema di donna vittima del
ricatto della cultura mafiosa che, per troppo tempo, le aveva pervaso l’anima!
Pronta a lottare contro la “famiglia” e la “sua”
comunità che l’avrebbe osteggiata ed ostacolata in questo suo nuovo percorso interiore!
Pronta a subire l’accusa di cui l’avrebbero
tacciata: l’infamia!
Eppure si sentiva pronta!
Dopo la tragica morte del padre e, a distanza di
anni, del fratello, aveva capito che bisognava lottare!
Lottare, per lei, era diventato un obbligo morale
e, dopo un lungo periodo di riflessione, era giunta alla conclusione che
bisognava percorrere strade nuove: quelle della legalità e della giustizia.
A sue spese, purtroppo, aveva imparato che
sangue chiama sangue e vendetta chiama vendetta.
Lei voleva semplicemente dire basta!
Basta a questa spirale senza fine!
Basta a questo circolo vizioso di soprusi e
sopraffazioni!
Basta a queste carneficine frutto di ipotetiche
nuove alleanze e nuovi interessi!
Basta a questi corpi inermi, riversi sulle
strade, crivellati da proiettili, testimoni dell’umana crudeltà!
Basta a questa trottola impazzita di nome mafia!
Basta, soprattutto, a questa cultura della
sudditanza!
Lei era pronta!
Pronta a vuotare il sacco!
Pronta a fare nomi e cognomi!
Pronta ad additare, in un’aula di tribunale,
mandanti e carnefici dell’ultima guerra di mafia di una piccola cittadina: la
sua!
Pronta a parlare di alleanze…collusioni…accordi
per spartirsi un territorio ormai decimato dalla lotta armata tra “famiglie”!
Pronta a dimostrare che il coraggio non sta
nell’impugnare un’arma e sparare a chi ti ha “offeso” o “ostacolato” ma
nell’affrontare con fermezza la via della legalità e della giustizia senza il
timore della morte!
Elvira era pronta!
Adesso poteva andare…
Catena Cancilleri