domenica 9 settembre 2012

Racconto di...infanzia!!!!





“Anime”!
Giusi era una ragazza vivace!
Fin dall’infanzia aveva dimostrato di possedere una spiccata intelligenza e una grande capacità di adattamento. Nel tempo, queste due capacità le erano tornate molto utili. Le avevano insegnato a sopravvivere in un mondo dove non sempre c’era spazio per lei. A queste conclusioni Giusi era giunta sin da piccola.
A distanza di anni, conservava ancora vivo il ricordo di quando era giunta in orfanotrofio, in quell’ enorme struttura definita “istituto per orfani” dove trovavano “accoglienza” i cosiddetti senza famiglia!
Ricordava sua madre mentre le preparava il fagotto per rispedirla in chissà quale “casa”! Ricordava l’avvicendarsi di più famiglie che si erano contese la sua persona come un giocattolo o un pacco postale da poter rispedire al mittente nel momento in cui diveniva “troppo faticoso” prendersi cura di lei e ricordava i periodi di stasi vissuti in quel enorme “casermone” nella speranza che fosse lei la “prescelta” in mezzo a tante “animelle perse”. Poi erano arrivati gli anni dell’angosciosa consapevolezza che non avrebbe “mai” trovato famiglia. “Era troppo grande”!
Quest’esperienza le aveva insegnato che non sempre si ottiene ciò che si desidera e che bisogna accontentarsi di ciò che si ha. Lei si era contentata ed era cresciuta!
Era diventata grande e, assieme al suo corpo, era maturata anche l’insopprimibile voglia di avere una casa e una famiglia propria.
Nessuno le aveva mai regalato Amore eppure lei era pronta a donarlo.
Lei non aveva conosciuto né un abbraccio paterno né una carezza materna, tuttavia sapeva cosa rappresentassero questi piccoli grandi gesti nella vita di ognuno.
“Ai miei figli”, si ripeteva tra sé, “insegnerò due grandi cose: l’Amore per la vita e l’Amore per il prossimo! Il resto verrà da sé!”.

Tina Cancilleri


1 commento:

  1. Giusto per saperne un pò di più…
    La dott.ssa Aurora Fiorentini sostiene che “la resilienza è più della semplice capacità di resistere alla distruzione proteggendo il proprio io da circostanze difficili, è pure la possibilità di reagire positivamente a scapito delle difficoltà e la voglia di costruire utilizzando la forza interiore propria degli esseri umani. Non è solo sopravvivere a tutti i costi, ma è avere la capacità di usare l’esperienza nata da situazioni difficili per costruire il futuro.
    Secondo la studiosa le caratteristiche della resilienza sono sette:
    - “Insight” o introspezione: la capacità di esaminare se stesso, farsi le domande difficili e rispondersi con sincerità;
    - Indipendenza: la capacità di mantenersi a una certa distanza, fisica ed emozionale, dei problemi, ma senza isolarsi;
    - Interazione: la capacità per stabilire rapporti intimi e soddisfacenti con altre persone;
    - Iniziativa: la capacità di affrontare i problemi, capirli e riuscire a controllarli;
    - Creatività: la capacità per creare ordine, bellezza e obiettivi partendo dal caos e dal disordine;
    - Allegria: disposizione dello spirito all’allegria, ci permette di allontanarci dal punto focale della tensione, relativizzare e positivizzare gli avvenimenti che ci colpiscono;
    - Morale: si riferisce a tutti i valori accettati da una società in un’epoca determinata e che ogni persona interiorizza nel corso della sua vita.

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