Cena
d’autore con Valerio Varesi!
Rivoluzione…innovazione…evoluzione!
Son
trascorsi alcuni giorni eppure è ancora vivida l’immagine…
Un
agriturismo…una sala apparecchiata in maniera tale che tutti i commensali
avvertano il calore di un ambiente caldo e familiare…un libraio e la sua equipe
che accolgono e uno scrittore che, con genuinità, tende la mano e dà il
benvenuto a coloro che gradualmente arrivano…
Tutto,
ma proprio tutto, dà a pensare che sarà una cena speciale, particolare, perché
particolare è il modo in cui un autore, Valerio Varesi, ha deciso di presentare
il suo ultimo romanzo, la sua ultima fatica letteraria: Il Rivoluzionario, edito dalla Frassinelli nella collana Narrativa.
A
presentarlo, sarà un altro scrittore: Davide Barilli. Ad introdurre ed
intavolare questo simposio moderno, invece, per la Libreria Ubik di Parma, sarà
Carmen Saraceno, una donna che, in pochi minuti riesce a catturare l’attenzione
di tutti i commensali ed a creare quella magia che accompagnerà i suoi ospiti per
tutta la serata. Una serata in cui lo scrittore Valerio Varesi, tra un pasto e
l’altro, ci parlerà del suo ultimo romanzo. Un romanzo che, già dal titolo,
invita alla riflessione; una riflessione attenta, puntigliosa, minuziosa perché
“raccontare significa esistere” e, se ad esser raccontati sono “frammenti”
della nostra Storia, non si può non cogliere l’invito dell’autore ad ascoltare,
evocare e richiamare alla memoria quegli eventi e quei protagonisti che hanno
fatto la Storia. Una storia che parte con l’avvento della Repubblica italiana
per giungere agli anni Ottanta, senza però perdere di vista “altre
realtà”…”altre storie”…”altre finestre sul mondo” che, grazie al protagonista,
Oscar, ci portano ad intraprendere un cammino anche in Paesi “altri” come il
Mozambico, i Paesi Baschi, la Russia, la Grecia. Paesi che, pur nella diversità
delle loro “Storie”, mettono in evidenza un denominatore comune: la fede in
ideali quali l’equità e la giustizia. Ideali che il protagonista e, assieme a
lui tutta una generazione, ha visto crollare.
Un
crollo, una disillusione corale di cui l’autore ha parlato non soltanto con il
suo relatore ma anche con i suoi commensali che, grazie alle luci soffuse ed
all’intimità della tavola creata dallo staff della Longarola, hanno partecipato in maniera empatica a questo simposio
in cui l’oggetto della discussione è diventata “la rivoluzione”. Una
“rivoluzione” che non avviene solo con l’uso delle armi ma anche in maniera più
intima, interiore, attraverso l’uso della parola; una parola capace di attivare
un processo di rievocazione che, tramite il dialogo, ha condotto il pubblico a
ricordare eventi storici spesso “lasciati” nel dimenticatoio o “sepolti” nei
meandri di una memoria storica ormai assente. Un’assenza che l’autore ha voluto
colmare attraverso una presentazione che…nella sua unicità…ha rappresentato la
rivoluzione…l’innovazione e…l’evoluzione…
Tina Cancilleri
bellissimo resoconto di una serata che dev'essere stata veramente speciale. Varesi è un autore notevole, lo sentirò il 10 marzo alla Feltrinelli di Cremona e non vedo l'ora. perché non vieni anche tu, Tina? un bacione!
RispondiEliminaLa serata, infatti, è stata veramente incantevole! Bella l'impostazione data alla serata ma soprattutto bello il modo in cui Valerio Varesi si è mostrato ai suoi interlocutori: una persona aperta al dialogo, al confronto, all'ascolto. Indubbiamente ha contribuito anche l'atmosfera del posto, "La Longarola" che, assieme alla Libreria Ubik, è riuscita a creare uno spazio in cui il piacere della buona letteratura è stato accompagnato dalla buona tavola: una tavola in cui ha prevalso il gusto. In quanto al 10 marzo...chissà? Se riesco, arrivo!
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