Per
quanto si cerchi di eluderlo, il dolore è sempre avvolto da una coltre di nubi
ed è imprigionate in gabbie che noi stessi abbiamo costruito.
A
nulla valgono i nostri tentativi di raggirarlo, ubriacandoci di esperienze e
sensazioni sempre nuove per evitare di confrontarci con esso.
Quando
meno ce lo aspettiamo, lui si mostrerà a noi nella sua interezza e noi non
potremo fare a meno di accoglierlo perché è solo da “quell’accoglienza” che
dipenderà la soluzione di tutti i nostri nodi irrisolti.
Tina Cancilleri
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