«Oltre alle guerre
aperte c’erano anche le guerre di sfinimento, le azioni quasi pacifiche che
permettevano a una sola persona di vendicare i soprusi dei grandi».
Susanna Tamaro
Chissà
perché c’è bisogno di «vendicare il sopruso dei grandi» e chissà perché i
“piccoli”, pur aborrendo la violenza, si ritrovano a buttar fuori la parte
“peggiore” di loro per non farsi sopraffare dalle dinamiche perverse della
politica, dell’economia, della guerra. Una guerra che è sempre di logoramento
perché implica una presa d’atto, un non voler deporre le armi perché verrebbe
visto come un atto di debolezza. Una debolezza che non può essere accettata né
dai “grandi” né dai “piccoli” perché significherebbe ritornare sui propri passi
e mostrare segni di cedimento; un cedimento che non deve nemmeno trapelare
nell’esercito nemico perché significherebbe rivalutare la propria posizione e
mostrare quella parte di sé che và celata, nascosta, difesa dallo sguardo
attento dell’avversario; un avversario che, seppur “piccolo”, spesso e volentieri,
ha imparato a sue spese le dinamiche di questo gioco-forza e non si arrende
alle dinamiche di guerra ed alla politica di sopraffazione dei “grandi” e le
combatte con le uniche armi che possiede: con la manifestazione pacifica del
proprio dissenso.
Un
esempio?
Il
Movimento NO MUOS di Niscemi, ossia quel Movimento costituito da “semplici”
cittadini che hanno dimostrato e continuano a dimostrare grande coraggio e
forza d’animo nell’affrontare non solo quel grande mostro che è il MUOS e le 46
antenne NRTF ma anche le istituzioni che vi stanno dietro. Istituzioni barbare
e becere il cui unico obiettivo è mostrare la loro potenza militare e politica
a discapito di tutto e tutti.
Un
“TUTTO” e un “TUTTI” che, nel Movimento No Muos, hanno trovato la loro voce e
proclamano con forza il proprio NO!
NO
al MUOS!
NO
alla GUERRA!
NO
alla MAFIA!
NO
a qualsiasi forma di VIOLENTA SOPRAFFAZIONE!
Forza
ragazzi! Avanti tutta! Ce la possiamo fare…
Parma 8 gennaio
2014 Tina Cancilleri
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