L’ascolto è
una “vocazione”…
«Lei sa ascoltare. Non capita spesso di incontrare persone capaci
di ascoltare».
Gianfranco Carofiglio
«Lei sa
ascoltare…».
Sembrano scontate
queste parole come scontato sembra l’ascolto…il “prestare attenzione” all’altro…il
dare inizio ad un dialogo… Eppure non è così!
L’ascolto è
una vocazione…un’attitudine…una predisposizione…
Infatti, non
sempre dar voce alle parole significa trovar posto nella sfera dell’altro.
A volte si
parla e subito dopo ci si rende conto che le proprie parole sono state vane,
vuote, inutili…Inutili come il tempo che si è perso cercando di trovare una
dimensione in grado di instaurare un dialogo capace di accrescere ed arricchire
se stessi ed il proprio interlocutore.
Ascoltare
non è di tutti! È una vocazione…un’attitudine…una predisposizione…Una predisposizione
che va coltivata…nutrita…alimentata affinchè non se ne perda l’essenza…
Ma cos’è l’ascolto?
Che significa ascoltare? Cosa implica nel nostro vivere quotidiano? Ha una sua
valenza nella nostra sfera affettiva? E se si, quanto siamo in grado di dare,
di prestare ascolto? Siamo più predisposti all’ascolto o all’essere ascoltati?
Per quanto
banali possano sembrare queste domande, più passa il tempo e più mi accorgo
che, in un mondo in cui tutto avviene velocemente e frettolosamente, non c’è
spazio per le parole, per un dialogo empatico…per uno scambio emotivo…
Tutto, ma
proprio tutto, viene “vissuto” in maniera talmente celere da creare immensi
vuoti di comunicazione ma anche relazionali perché se non c’è comunicazione non
c’è relazione…conoscenza…scoperta dell’altro…
Una scoperta
“monca” in partenza perché manca di un elemento fondamentale: l’ascolto!
Quell’ascolto
che tutti cerchiamo ma che non tutti siamo in grado di dare perché l’ascolto…si
sa…è una vocazione…un’attitudine…una predisposizione…Una predisposizione che
va coltivata…nutrita…alimentata…
Tina Cancilleri
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