Sembra
un’eternità, eppure è passato poco più di un anno da quando è iniziata
l’avventura di Nulla die…
Già!
Un’avventura…un viaggio…un’esplorazione nel mondo dell’editoria con relativi
sogni…aspettative...obiettivi da perseguire e da raggiungere ma anche
irrefrenabile voglia di affacciarsi al mondo e di emergere da parte di un
giovanissimo siciliano: Massimiliano Giordano.
E
da lui tutto è partito!
È
partito un progetto che, dall’entroterra siciliano, è arrivato in varie parti
d’Italia ed ha messo in rilevo il concretizzarsi di un sogno…di una passione…di
un’emozione…di una pulsione verso il “nuovo” senza mai dimenticare il “vecchio”...
Già!
È in quest’ultima parte del mio pensiero che mi piace racchiudere l’essenza…l’anima…lo
spirito della casa editrice Nulla die…
Nulla
die…Già!
Una piccola casa editrice che subisce il fascino del “nuovo” (ossia il mondo
del “digitale”)
ma che non si lascia sedurre al punto tale da abbandonare o eliminare il “vecchio”
(ovvero il meraviglioso mondo del “cartaceo”)…
Ed
è proprio il fascino del “vecchio” libro cartaceo che ieri ha
messo in circolo un’emozione…un sentimento…un’idea…un pensiero…
Già!
Un pensiero che ha dato voce ad un autore attraverso un testo…un manoscritto…un
romanzo in cui “vecchio” e “nuovo” si raccontano…si confrontano
e mettono a nudo una società…un mondo…
Già!
un mondo che forse così giovane e innovativo non è…
Ed
è proprio da questo concetto iniziale che mi piace pensare che sia partita
l’avventura nel mondo dell’editoria di Marina Di Guardo con il suo testo L’inganno
della seduzione (edizioni Nulla
die), presentato ieri mattina alla Feltrinelli di Parma. All’interno del romanzo,
l’autrice, non scrive di moda…abiti o accessori ma delinea, con animo sensibile
e occhio delicato ed attento, la storia di un’amicizia…l’amicizia fra Angelo, un
transgender siciliano, e Giorgia, una quarantenne delusa dalla vita e dagli
uomini.
Ed
è dal vicendevole raccontarsi dei due protagonisti che ieri, attraverso la voce
dell’autrice e del suo relatore (lo scrittore Andrea Villani), in una sala
gremita di lettori, sono emersi argomenti di grande interesse non solo dal
punto di vista letterario ma anche umano. Protagonisti indiscussi del dialogo
tra autore e pubblico sono stati, infatti, temi quali la solitudine, il dolore,
il senso di appartenenza, il tema del doppio e dell’identità dell’io che, anche
grazie ad uno splendido intervento del relatore cremonese dell’autrice, Claudio
Ardigò, hanno catturato l’attenzione del pubblico in sala creando un “flusso di
pensiero” non indifferente e molto stimolante. Non è un caso che si sia giunti
anche a discutere sull’origine del titolo del romanzo e sulle sfumature che il
termine seduzione implica…
Che
dirvi? Inganno o seduzione?
Non
saprei…Mi piace lasciarvi con una sospensione del giudizio…
Perché?
Semplice!
Bisogna
leggere per capire se il mio dire/non dire sia stato inganno o seduzione…
bellissimo articolo Tina!
RispondiEliminasono felice di averti conosciuta e di aver potuto dialogare con te. anche grazie al tuo apporto, Nulla Die si sta facendo conoscere e apprezzare.
un abbraccio, carissima!
Grazie per le belle parole, Marina. Son stata contenta anch'io di esserci. E' sempre una gioia l'incontro...il dialogo...la conoscenza...Significa che c'è ancora voglia di volgere lo sguardo verso l'altro...di tendere emotivamente verso il mondo che ci circonda e chi ci sta accanto...Almeno, mi piace pensare che sia così...
RispondiEliminaUn caro abbraccio,
Tina
quante copie ha venduto?
RispondiEliminaFilippo F.
http://www.thethreef.com/
Filippo mi fai una domanda a cui io non so rispondere. Dovresti chiedere all'editore o all'autrice stessa...Io mi limito a descrivere un evento ed a cercare di mettere su "carta" le mie impressioni e le mie emozioni...
RispondiElimina