Quando
si scrive non si fa altro che tradurre il proprio turbamento in parole; è
sempre di se stessi che si parla e da ogni parola scritta traspare ciò che si
è: un individuo che vive di emozioni; emozioni che parola dopo parola, pagina
dopo pagina, divengono sentimenti capaci di esprimere un mondo. Un mondo che
non sempre è facile raccontare ma che, all’atto della scrittura, assume la
propria identità e muove la mano verso quella direzione che non pensavamo
nemmeno di essere in grado di percorrere.
È
come se la penna ci conducesse verso i meandri del nostro essere e ci spingesse
a buttare fuori quel mondo interiore gelosamente custodito e che,
inconsciamente, temiamo di mostrare agli altri. Ed è quella medesima penna che
ci prende per mano e ci fa scoprire quelle parti di noi che non pensavamo di
possedere. Ed è da questo scoprire/esplorare che emerge un nuovo Io, una nuova
Identità, una nuova Persona che, man mano che scrive, si arricchisce di nuova
Vita.
Tina Cancilleri
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