Ognuno di noi ha un
patrimonio inestimabile di risorse, basta semplicemente metterle a disposizione
di noi stessi. Un noi stessi che, forse per la prima volta ci chiede di
“guardarci allo specchio” e riconoscerci, riconoscerci come Identità e non come
semplice espressione di una malattia, di un malessere, di una patologia. Ed è
da quel momento, da quella presa di coscienza, da quell’acquisita
consapevolezza che la nostra vita assume una piega diversa, una connotazione
diversa, una dimensione diversa.
È come se tutto ad
un tratto si fosse aperto un mondo e noi ci riscoprissimo parte di quel tutto.
Ed è come rinascere, ritornare in vita per riassaporare odori, sapori e colori.
Colori che chiedono di essere visti ed espressi, immagazzinati e vissuti nella
loro interezza. Un’interezza che chiede di essere accolta perché grande è lo
spazio che lei ci ha riservato. Uno spazio in cui noi, piccoli esseri fragili,
ci riscopriamo forti e vigorosi per il semplice fatto di esserci…
Esserci nonostante
tutto e, meraviglia, esserci con la consapevolezza di poter essere altro
rispetto all’immagine che abbiamo dato e che si ha di noi…
Un’immagine che
assume una connotazione diversa: quella di chi, malgrado tutto, vuole
continuare a vivere dignitosamente e dare significato al suo esistere…
Tina Cancilleri
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